Trainspotting (RECENSIONE)

TRAINSPOTTING

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TRAMA:

Ventenne di Edimburgo, Mark Renton ha scelto per sé "un'onesta e sincera tossicodipendenza" in modo da non doversi preoccupare del sesso, del lavoro o dei rapporti sociali. Ha degli amici o meglio dei compari con cui rubacchiare, parlare a vuoto, bere birra e bucarsi le vene: sono Sick Boy, tutto provocazioni e capelli ossigenati, Begbie, imprevedibilmente violento e alcolizzato, Tommy, che cerca di star fuori dal giro dell'eroina, e Spud, forse l'unico di cui può fidarsi. Tra tentativi di disintossicazione, ricadute e un inatteso colpo che può cambiare la vita a tutti, Mark forse entrerà a far parte dell'odiata, ma rispettabile società.

TRAILER:

LA MIA OPINIONE:

Film conosciuto a tutte le latitudini come un capolavoro assoluto, tratta il tema della droga, ma non solo, in maniera abbastanza realistica e pesante, possiamo definirla quasi cruenta e cruda, e lo fa passando da scene comiche ad altre drammatiche, anzi spesso e volentieri le scene sono entrambe le cose se viste da due punti di vista differenti.
Il cast all'epoca era alle prime armi ed offre una grande recitazione, profonda, studiata e curata considerando che hanno lavorato con ruoli tutt'altro che facili.
Secondo me il film parte stupendamente, poi si perde un pò, anche se potrebbe essere una cosa voluta, per rendere più incisiva la visione, di un eroinomane, della propria vita, il finale è un termine abbastanza "happy", che però non mi ha convinto del tutto, forse serviva un finale meno felice considerando l'intero film, un qualcosa di più "agrodolce" diciamo.
In ogni caso si lasciano aperte parecchie riflessioni sullo stile di vita "politically correct" in contrasto con quello del gruppo di sbandati, con tutte le relative conseguenze, le quali vengono rappresentate magnificamente, con scene come quelle del bambino morto, del protagonista con i genitori disperati e altre abbastanza esplicite sull'assunzione di droghe e quant'altro.
Memorabile il discorso iniziale, che poi è una sorta di sintesi del significato del film.
In conclusione, a tratti semplicemente magnifico, in altri punti meno convincente ed incisivo.
Consiglio la visione ad un pubblico di stomaco forte, in quanto le scene, e anche l'intera storia in generale, sono piuttosto crude, forti e a tratti è come se ti arrivasse un pugno dritto allo stomaco.
Buona visione.

CURIOSITÀ:

Il personaggio di Begbie sarebbe un gay represso, che sfoga questa frustrazione nel bere e nelle risse per dimostrare il suo testosterone.

LA FRASE:

Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxitelevisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita: ho scelto qualcos'altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l'eroina?

CAST:

- Ewan McGregor: Mark "Rent Boy" Renton
- Robert Carlyle: Francis "Franco" Begbie
- Ewen Bremner: Daniel "Spud" Murphy
- Jonny Lee Miller: Simon "Sick Boy" Williamson
- Kevin McKidd: Thomas "Tommy" MacKenzie
- Kelly Macdonald: Diane
- Peter Mullan: Johnny "Swanney" Swan
- James Cosmo: signor Renton
- Eileen Nicholas: signora Renton
- Susan Vidler: Allison
- Pauline Lynch: Lizzy
- Shirley Henderson: Gail
- Stuart McQuarrie: Gavin
- Irvine Welsh: Mikey Forrester

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