Ben-Hur (2016) (RECENSIONE)

Ben-Hur (2016)


TRAMA:

Impero di Tiberio: il nobile Giuda Ben-Hur, ebreo di Gerusalemme, vive felicemente con il fratello adottivo Messala Severo, un romano trovato orfano da bambino. I due amano cavalcare, ma un giorno Messala si stufa della vita che compie, e preferisce distinguersi nelle guerre espansionistiche di Roma, diventando centurione.
Quando Messala torna a Gerusalemme, la città è sempre più governata da Roma e le differenze sociali e religiose si sentono bene: le guarnigioni romane sono minacciate dagli attacchi degli anarchici Zeloti, e il governatore Ponzio Pilato chiede a Messala di intervenire. Lui chiede a Giuda di parlare al popolo di Gerusalemme, ma un primo incontro con Gesù gli fa capire che rispondere alla violenza con la violenza è inutile. Il giorno dell'arrivo di Pilato, Giuda è falsamente accusato di un tentato assassinio del governatore stesso, da parte del fratello adottivo Messala. Giuda è fatto schiavo nelle galee di guerra di Roma, e la sua famiglia condannata alla crocifissione, tranne Ester, innamorata di Ben-Hur, che è serva protetta da Messala. Passati cinque anni dopo essere sopravvissuto ad anni di schiavitù sotto il giogo dei Romani, Giuda si salva grazie alla disfatta di Roma in mare contro i ribelli Greci. Viene fatto schiavo dallo sceicco Ilderim, un mercante che scommette sulle corse, e Ben-Hur, conoscendo bene i cavalli, gli chiede di poter battere simbolicamente Roma nelle corse colle quadrighe al circo che si sta costruendo a Gerusalemme. Nello stesso tempo Giuda vuole conoscere la vera sorte di sua madre e sua sorella, e scopre con orrore che sono rinchiuse nel lazzaretto fuori Gerusalemme, perché lebbrose. Nel frattempo si avvicina la gara, e grazie alla debolezza di Messala, Ilderim corrompe Pilato per iscrivere Giuda. La gara si compie, e alla fine rimangono a gareggiare solo i due nemici Giuda e Messala, che perde nel tentativo di disarcionare Ben-Hur.
Mentre Gesù, accusato dai Farisei di sedizione e bestemmie, condannato e crocifisso, muore, Ben-Hur comprende tutto il messaggio di Perdono che prima non aveva ascoltato, e lo comprende vedendo il miracolo della guarigione dal morbo della sua famiglia, e dalla conversione di Messala, che gli chiede perdono.

TRAILER:


LA MIA OPINIONE:


Film che si fa guardare, senza stufare l'occhio di chi è interessato alla sua visione. Molto più breve del ben più celebre film del 1959 (11 oscar nella 32° edizione).
Film con caratteristiche e una storia aggiornata rispetto alla trama del romanzo da cui si ispira (con piccole variazioni, ma lasciando il fulcro della storia intatto).
Effetti speciali pochi, ma spettacolari e ben curati come quasi tutto il film.

Finale un pò eccessivamente veloce nella parte del perdono, insomma è irreale un perdono così immediato dopo due parole sapendo tutto ciò che si son fatti i due "fratelli".
Nel complesso lo consiglio assolutamente, ma per chi ha visto il Kolossal del 1959 sarà sotto le aspettative in quanto non si avvicina al precedente.
Buona visione.

CURIOSITÀ:


Il regista Timur Bekmambetov ha spiegato così la sua nuova versione di Ben-Hur: "Quando diciamo 'l'originale Ben-Hur' dobbiamo essere molto concreti perché ci sono state due versioni per il grande schermo, nel 1925 e nel 1959. E queste sono le due versioni più famose. C'è stata anche una versione teatrale di Broadway, all'inizio del ventesimo secolo. E ci sono state anche molte versioni televisive. La storia di Ben Hur mi ricorda "Romeo e Giulietta", "Amleto" e ogni storia scritta da Cechov. E' senza tempo e ogni nuova generazione può adattarla per il nuovo mondo".

LA FRASE:

Fratello contro fratello. Schiavo contro impero.

QuintusDa dovunque veniate questa nave è il vostro corpo. Quel tamburo il vostro battito! E il vostro Dio è la gloria di Roma!