SALVATE IL SOLDATO RYAN
TRAMA:
Seconda guerra mondiale: una madre americana sta per
ricevere nello stesso giorno la notizia della morte di tre dei suoi figli su
diversi fronti della guerra. Il comandante in capo generale Marshall dà ordine
che il quarto fratello, Ryan, sbarcato in Normandia, venga rintracciato e
portato a casa. Sarà il capitano Miller (Hanks) a eseguire l'ordine.
TRAILER:
LA MIA OPINIONE:
A differenza di
tutti gli altri film di guerra, che cercano di evitare sparatorie e
bombardamenti, per costi eccessivi, questo film li rispecchia in modo eccelso e
straordinariamente realistico.
Pensate solo allo sbarco iniziale ad Omaha, una scena superba, quasi perfetta, capace di riportare su schermo l'atrocità e il dolore di quello sbarco.
Omaha, chiamata anche "Blood Omaha" storicamente fu l'unico Vallo Atlantico, che gli americani incontrarono, ad essere realmente intatto dai bombardamenti e con la guarnigione al completo pronta al loro arrivo, fu un bagno di sangue da qui il nome, e Spielberg né ha riportato alla grande la realtà, di quello storico scontro, sul grande schermo.
Pensate solo allo sbarco iniziale ad Omaha, una scena superba, quasi perfetta, capace di riportare su schermo l'atrocità e il dolore di quello sbarco.
Omaha, chiamata anche "Blood Omaha" storicamente fu l'unico Vallo Atlantico, che gli americani incontrarono, ad essere realmente intatto dai bombardamenti e con la guarnigione al completo pronta al loro arrivo, fu un bagno di sangue da qui il nome, e Spielberg né ha riportato alla grande la realtà, di quello storico scontro, sul grande schermo.
Certamente la
trama è un po inverosimile, ma è una storia vera, anche se rimodellata da
Spielberg e oltre, che a scene d'azione mozzafiato, ha anche una parte morale
che descrive i sentimenti dei soldati, che si trovano a rischiare la vita per
un ragazzo da loro mai visto prima.
Certamente questa continuo e imperterrito americanismo nei film porta alla nausea, ma in questo film io non mi concentro sul fattore America o Germania, bensì sull'eroismo (che qualunque persona,di qualunque nazione,in qualunque ambito, può dimostrare) nel sacrificare tutto per chi ha, realmente, già pagato troppo per la propria nazione.
Il cast a mio parere entra bene nella storia, mi sarebbe piaciuto approfondire di più la storia di ogni personaggio del plotone (di nessuno si sa nulla di reale, insomma nel film non li conosciamo realmente i personaggi), ma forse è stata una scelta di Spielberg per centrare di più l'intero film su eroismo, sacrificio, dolore, atrocità, combattimenti e paure, insomma sulla guerra nuda e cruda come la si vede in questo capolavoro (a mio modesto parere). Alla fine in guerra chi è che parla realmente della sua storia se poi muore o muore colui a cui lo hai raccontato? In quella guerra, o meglio alla fine di quella guerra, nessuno più si apriva a sentimenti per i commilitoni, avevano perso già troppi amici che avevano conosciuto al fronte, perché sprecare altre vane parole? Erano tutti divenuti cinici, quasi delle macchine fredde e con veramente pochi sentimenti.
Certamente questa continuo e imperterrito americanismo nei film porta alla nausea, ma in questo film io non mi concentro sul fattore America o Germania, bensì sull'eroismo (che qualunque persona,di qualunque nazione,in qualunque ambito, può dimostrare) nel sacrificare tutto per chi ha, realmente, già pagato troppo per la propria nazione.
Il cast a mio parere entra bene nella storia, mi sarebbe piaciuto approfondire di più la storia di ogni personaggio del plotone (di nessuno si sa nulla di reale, insomma nel film non li conosciamo realmente i personaggi), ma forse è stata una scelta di Spielberg per centrare di più l'intero film su eroismo, sacrificio, dolore, atrocità, combattimenti e paure, insomma sulla guerra nuda e cruda come la si vede in questo capolavoro (a mio modesto parere). Alla fine in guerra chi è che parla realmente della sua storia se poi muore o muore colui a cui lo hai raccontato? In quella guerra, o meglio alla fine di quella guerra, nessuno più si apriva a sentimenti per i commilitoni, avevano perso già troppi amici che avevano conosciuto al fronte, perché sprecare altre vane parole? Erano tutti divenuti cinici, quasi delle macchine fredde e con veramente pochi sentimenti.
L'inizio e il
finale del film sono veramente unici, un pezzo di storia del cinema che nessuno potrà cancellare.
Consigliato a
tutta la famiglia.
Buona visione.
CURIOSITÀ:
Gli attori sono stati sottoposti ad un rigido addestramento militare da
parte di Dale Dye ex capitano dei Marines e veterano del
Vietnam, che li ha costretti per molti giorni a dormire nelle scomode tende
militari ed a sfamarsi di solo rancio.
LA FRASE:
"E lei che dice Capitano? Non si lagna mai. Miller: " Non mi
lagno con te Reiben. Sono un Capitano, esiste una gerarchia. Le lagne vanno su,
non giù. Sempre su.
CAST:
- Tom Hanks: John H. Miller
- Edward Burns: Richard Reiben
- Matt Damon: James Francis Ryan
- Jeremy Davies: Timothy E. Upham
- Tom Sizemore: Michael Horvath
- Barry Pepper: Daniel Jackson
- Adam Goldberg: Stanley Mellish
- Giovanni Ribisi: Irwin Wade
- Vin Diesel: Adrian Caparzo
- Harve Presnell: Generale George C. Marshall
- Nathan Fillion: James Fredrick "Minnesota" Ryan
- Dennis Farina: Tenente Colonnello Walter Henderson
- Harrison Young: James Ryan da anziano
- Bryan Cranston: Colonnello I. W. Bryce
- Rolf Saxon: Tenente Briggs